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Pio e Amedeo Felicissima Sera, o Infelicissima Serata?

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Felicissima sera a tutte’sti signure’ncravattate, e a chista cummitiva accussi allera, d’uommini scicche e femmene pittate. Così inizia la famosa canzone di Mario Merola, Zappatore, celeberrima sceneggiata napoletana dove il figlio di un Zappatore, rinnega le sue origini, dimentica “a mamma” e frequenta i salotti buoni fatti di uomini con la cravatta e donne eleganti. È un po la storia di Pio e Amedeo, che l’hanno raccontata prima la De Filippi in stile C’è Posta per Te, e poi loro, a mio avviso, calcando forte la mano per cercare di far ridere. Il programma inizia con la spiegazione di come è perché uno show così va su una rete che guarda Isole e Grande Fratello, Bonolis e la D’Urso, con battute becere che cercano di mascherare salutando caldamente i protagonisti di quelle trasmissioni. Arriva poi Lei, l’imperatrice della TV, Maria De Filippi. La fanno sedere su un bianco divano con il cellophane trasparente. Non mi sembrava molto a suo agio, spostava l’eterna caramella, che succhia sempre, da una parte all’altra. Pio attraverso delle immagini cerca di sapere nuove cose, mentre Amedeo continua con lazzi e frizzi che spesso, che per fortuna, non si capiscono. Tra le foto mostrate, c’è quella del matrimonio con Maurizio Costanzo, e anche lì Amedeo continua con battute al limite dell’imbarazzo. Pio chiede a Maria degli invitati e dei regali ricevuti per il matrimonio, Maria fa la vaga, Pio insiste. Poi le chiede se c’era Berlusconi, Maria conferma, e Pio le chiede “Ma che regalo vi ha fatto Berlusconi oltre ad avervi regalato Canale 5”. È la battuta più divertente della Felicissima Sera. A questo punto Maria fa Maria De Filippi, si alza e comincia C’è Posta per Te, con la lettera al padre di Amedeo, letta con il solito piglio, e naturalmente scattano lacrime e sorprese. Ma il momento decisamente imbarazzante viene subito dopo quando parlano della loro infanzia,delle botte ricevute dalle maestre e dalle loro mamme che più volte le chiamano “bastarde”,e anche in altri modi. Anche qui, cercando di far ridere hanno calcato una mano più forte. Sono nati nel 1983, quindi hanno 38 anni, e le maestre non picchiavano più i bambini e neanche le mamme tiravano zoccoli in faccia. Probabilmente della canzone Zappatore hanno usato solo la prima parte. Non conoscono, forse, la parte centrale della canzone, quando il Padre Zappatore dice al figlio “Mamma toja se ne more e te chiamma, meglio si te ‘mparave zappatore, ca o zappatore nun s’a scorda a mamma”. La mamma di Amedeo è morta l’anno scorso, a 56 anni. E non aggiungo altro. Altre lacrime dei conduttori per il video che accompagnava la canzone di De Gregori Viva l’Italia. Video con moltissime immagini dell’ultimo anno, e della pandemia. Ma subito dopo un finto ricevimento di matrimonio scatena una baraonda sul palcoscenico, tantissime persone che festeggiano gli sposi con brindisi, baci, abbracci, trenini come se tutto fosse normale, e mentre Tommaso Paradiso accompagna con le sue canzoni i ricevimento, Amedeo tenta pure uno spogliarello. Sull’intervista a Emanuele Filiberto in stile Che Tempo Che Fa, ribattezzato con Che Intervista Che Fa stendiamo un velo pietoso anche quando, nominandoli cavalieri gi dice “siete due teste di cazzo.

Il momento decisamente più azzeccato è quando fanno i Tamarri, gli Emigratis. Sono realmente così, forse per questo sono bravi. Con più di 4 milioni di telespettatori hanno vinto la serata. Vedremo se riusciranno a mantenere.

Salvatore Caracciolo
Salvatore Caracciolohttps://www.casacaracciolo.it
Un Blog a 70 anni? Chissà quante persone si faranno questa domanda. Chi si crede di essere, diranno altri. Che presuntuoso, diranno in coro alcuni. Tranquilli, dico a tutti, non racconterò nulla, e non dirò niente su tante cose, anche se ne avrei da raccontare su molti. Continua

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